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11-12-2008
Si annuncia un venerdì di passione a Milano per lo sciopero generale indetto dalla Cgil. Ad eccezione del trasporto aereo, domani si fermeranno tutti i settori del Paese aderenti al sindacato. Uno stop che vedrà i lavoratori incrociare le braccia per almeno quattro ore, anche se sono molti i settori che hanno deciso, in autonomia, di prolungare ad otto le ore di protesta. In centro il corteo della Cgil partirà alle 9.30 da Porta Venezia per arrivare in piazza Castello, dove parlerà Morena Piccinini della segreteria nazionale.
CONTRO LA CRISI
Un ricercatore precario, un cassaintegrato, un operaio di un’azienda in crisi, un disabile. E ancora: un dipendente Telecom, un grafico pubblicitario, un dipendente di un hotel, un lavoratore hightech, un farmaceutico, un cuoco. Sono questi i “testimonial” scelti dalla Cgil di Milano «per presentare la crisi in tutta la sua cruda realtà - spiega il sindacato - così come già si sta riflettendo nella vita delle persone». Si scenderà in piazza, dunque, per chiedere al Governo «risposte concrete ed a cui sono state date risposte inadeguate». Alla mobilitazione aderiranno anche Rifondazione Comunista, che distribuirà coccarde nere contro le stragi sul lavoro, e la Confederazione unitaria di base.
CHI ADERISCE
Si asteranno per l’intera giornata: i metalmeccanici, i dipendenti di Poste italiane, delle aziende del gruppo poste e dei recapiti postali; i lavoratori dei settori della ristorazione collettiva, della distribuzione del farmaco, delle farmacie private e delle imprese di pulizia, così come i lavoratori dei porti, delle agenzie marittime, delle autostrade e dell’Anas. Stop per l’intero turno di lavoro anche per i lavoratori del credito e di Banca d’Italia, per quelli dei consorzi di bonifica, dei settori elettrico, gas-acqua, energia e petrolio, nel rispetto dei servizi minimi indispensabili.
Non è finita. In sciopero per 8 ore i lavoratori delle autonomie locali, del pubblico impiego, delle regioni, della sanità pubblica e privata, sempre nel rispetto dei servizi minimi indispensabili. Questo potrebbe comportare la chiusura di molte scuole e la sospensione di vari servizi pubblici. Il Comune ha già precisato che possibili disagi potrebbero verificarsi all’anagrafe centrale di via Larga.
TRENI A RISCHIO
La protesta coinvolgerà anche il trasporto pubblico. Trenitalia fa sapere che dalle 14 alle 18 alcuni treni potrebbero essere soppressi. Per sapere se il proprio convoglio sarà regolare l’unico modo è telefonare al call center 892021 o consultare il sito www.ferroviedello stato.it. Anche i viaggiatori delle Ferrovie Nord, compresi quelli del Malpensa Express, potranno rimanere a piedi, dalle 20 fino alle 24. Nel resto della giornata la circolazione sarà regolare.
AUTOBUS E METRO'
Per quanto riguarda, invece, tram, autobus e metropolitane, il personale di Atm garantirà il servizio fino alle 18 e dalle 22 al termine delle corse. Come di consueto l’azienda milanese dei trasporti attiverà il servizio di Infomobilità. Le informazioni per il trasporto di superficie e nelle metropolitane saranno comunicate attraverso annunci sonori, messaggi sui display delle paline e pensiline di fermata e sui video presenti nelle stazioni del metrò e a bordo dei bus.
In previsione dei problemi causati dal fermo dei mezzi, la Regione Lombardia sospenderà il blocco dei veicoli più inquinanti. La limitazione riprenderà regolarmente da lunedì.
SIPARI ABBASSATI
Lo sciopero avrà conseguenze anche per gli appassionati di teatro. Se la programmazione della Scala è salva, gli spettacoli di scena al Piccolo saranno tutti annullati. Il sipario rimarrà abbassato sulle rappresentazioni in cartellone (“Io quella volta lì avevo 25 anni”, “La storia della bambola abbandonata”, “La Molli”). I possessori di biglietti, entro sette giorni dalla data dello sciopero, possono presentarsi alla biglietteria del Piccolo per il rimborso o per la sostituzione, ove possibile, con un’altra data. Anche la replica di “Mamma mammazza”, al Teatro Ringhiera, non sarà effettuata.
Fonte: Cronaqui.it
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